PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/07/2007
Fuggisti nei tuoi comprensibili rifugi

Dimenticasti bimbo solo privato d’amore

Districai il nero di mente giovane punita

Nel calor d’altre madri desolato m’incupivo

Vissi il vuoto mai riempito e abbandonato

Povera madre mia ferita da turture inverse

T’amo nonotante tagli sanguinanti in gola

D’oggi io so amar donna solo come madre

E questo sarà di me terrificante duello in vita

A consolar le mie paure m’accudiva solitudine

Di giochi insieme a te non ne ho vissuti mai

D’abbracci e ti voglio bene sforzo e non ricordo

Non fu questo a spezzar le ossa mie

La natura in me fu sempre ombelicale

Il tuo grande soffrire poteva pur uccidermi

Ti avrei comunque perdonato e amata

Tu sei la mia mamma

Ti amo


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bellissima sbastos con le poesie sulle mamme mi commuovo,bravo una buona domenica,ciao

il 08/07/2007 alle 08:55

Grazie Discri si è vero ho aperto il libro della mia vita....mi fa stare bene....
un salutone
andrea

il 08/07/2007 alle 12:31

Ciao Igress commuovono tanto anche me, una buona domenica anche a te...
andrea

il 08/07/2007 alle 12:32

E sì, commuove anche me, tanto che non bado troppo alla forma, mi sono soffermata su questo verso:

"A consolar le mie paure m’accudiva solitudine"


e comunque ci sei, in questo mondo illogico in cui le persone diventano a volte marionette mosse dai fili del "destino", senza possibilità di scelta,
na come dici nell'altra poesia che ho commentato, ("Padre"), anche a ciò che ci fa soffrire c'è una spiegazione, e anche lei ne avrà avuto una, che a sua volta avrà pagato amaramente, ma ci sono situazioni in cui tutti sono vittime e nessuno colpevole.

Un abbraccio...

Rosanna

il 09/07/2007 alle 00:20

Si Rosanna sono i limiti umani delle persone che si intrecciano e si cercano pur essendo molto diversi da loro non arenano la voglia di capirsi...è amore!!
carlito

il 09/07/2007 alle 10:29