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Pubblicata il 03/07/2007
Violai il pensiero nel planare di una ghianda

l’eco meriggio è d’un calore a filo d’erba

s’arenò la nuvola nel passar d’immenso blu

brucai il mio dito nell’acre odore della terra

ombra stese l’emozione a me sconfitta

faggio lungo sbavò inganno all’orizzonte

svantaggio fu esser chino in cima al colle

steso al verde impollinai il portamento

d’una vespa galleggiante nel ruscello

slittò scia e allontanava nello sforzo.

carlito
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bellissima Andrea,un caro saluto

il 03/07/2007 alle 18:07

Ciao igress e grazie!!
andrea

il 03/07/2007 alle 23:17