PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/06/2007
Finisce la gioia di quei giorni solitari
in compagnia di vapori caldi e fumo
che facevan del mio spirito estenuato
la leggerezza più chiara ed invisibile
succhiata ed odorata come fosse vino

e solitaria era la mia visione
nel riflesso del bicchiere opaco
in quel bagno odorante di sangue
dove tutto era al suo posto
come in un albergo a poche stanze.

C’era il sapore d’un mandolino
suonato dalle mani stanche d’un ballerino
che nel deserto della Siria più calda
osservava le chiare nuvole di polvere
alzate dal cammino d’un pastore anziano,

ma non son altro che un riflesso
in questo bicchiere opaco
mentre dipingendo i ricordi
confondo i desideri con le ombre
facendo della tela un magro conforto.
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dire che leggerti mi da un brivido è secondo me banale!riuscire un pò a leggere attraverso i tuoi occhi...la poesia non la commento....come mio solito....mi sei mancato!

il 25/06/2007 alle 12:42