Aghi s’insinuano dentro me bloccando il mio passo spedito..
…dolente mi immergo nell’unguento preparatomi da una zingara cieca.
Forse servirà a guarire le ferite fisiche
ma non certo quelle che mi hai inferto tu…
..quelle sono indelebili..
…sono scritte col fuoco.. qui.. nella mia parte più intima.
Mi sfogo sferrando un calcio a questa parete
che cade sbriciolandosi… come le mie difese.
Non chiedermi di tacere..
Avrei voglia d’aprire quella porta e correre…. correre…
Ho conservato un ultimo bacio
e non so ancora a chi lo darò.
Una chiave sola potrà aprire la porta del mio cuore
ed io non so nemmeno chi la possiede.
Lancinanti attimi di solitudine..
Si... forse mi aiuteranno a completare l’ordine del mio cuore..
ormai stanco di combattere e… battere.. cercherò l’ombra e l’oscurità
per poterlo nascondere..
Sento ancora l’eco delle tue parole inutili.
Cercherò di star sola.. per ritrovare la mia indole felice.. la mia tavola di colori.. la mia girandola preferita… il mio giardino pieno di fiori… il mio cielo stellato.
E se provassi ad avvicinarmi a te ricordami quanto mi rendi infelice..
Voglio solo restare qui.. in questa scura foresta silente…all’ombra della notte..
e scordarmi di te... mio re di dolore.