Capisco il tuo eeeeeh, tra il sotteso canzonatorio e la sdrammatizzazione del contenuto di sensazioni funesta che sono racchiuse nel testo, ma come ebbi a dire in altre circostanze io non scrivo per diletto o per vanità letterarie, ciò che scrivo è la pubblicazione senza fronzoli o veli di quello che vivo consumando la mia vita, la cronistoria delle vicissitudini del mio cuore e la chiarità dei miei pensieri! Non bisogna aspettare l'ultimo respiro per CAPIRE se un senso ha avuto la propria vita vivendola senza niente nel cuore, io l'ho sempre saputo e ho cercato l'amore, amore parola abusata e offesa ogni qualvolta la si è pronunciata senza che vi fosse una corrisppndenza profonda e esistenzaile tra il suono delle sue tre sillabe e l'olismo di evocazione di sensazioni e siginificato esistenziale: amico mio, non ho il coraggio di farla finita, è solo per questo che mi hai potuto leggere. la macchina biologica continua il suo moto ma l'anima di essa è morta, seppellita dall'ingiustizia della vita e dal disamore. Non posso scriverti un trattato o stenderti un rapporto esplicativo di una esistenza che si è sempre aggrappata alla speranza e all'illusione che nel mondo l'amore fosse la cosa più nobile da vivere e che ci desse la forza per sopportare e superare la nostra finitudine, placare l'ancestrale paura esistenziale di fronte al nostro essere niente, nulla..
cumpà nun te fà fa fess a stì femmen...a carn se jett e o pesc ca và car