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Pubblicata il 14/06/2007
ed esco fuori e mi siedo
come un re su quel trono
di pietra che fu di un
parrucchiere. mentre
gesticolo ebro, sbatto le
dita al naso, sbatto le dita
sulle dita e le pupille che
sforzano a dare fuoco ai
disegni che fanno da scenario
alla notte inoltrata, alla notte
dal profumo di limone e
dal sapore pure..tanti,
tanti profumi di tutte le spezie..
la mia compagnia delle indie
è tutta sotto coperta, a me era
troppa la voglia che stavo per
impazzire, mi si stava a formare
il petrolio dentro..e vado via di
colpo, solo, con le scarpe
rubate in notte di limoncello,
polpette e falsi inviti scaduti.
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Il tuo delirio quotidiano e' alla grande!Complimenti

il 15/06/2007 alle 08:11