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Pubblicata il 12/06/2007
I due angeli di bianco si avvicinano, sussurrano il mio nome,
mi dicono dolcemente ti stanno aspettando, andiamo,
io, io,io non ho il tempo di pensare, ho solo paura,
le persone attorno mi guardano, i loro sguardi, quegli sguardi,
mi dicono di andare tranquillo, ma noto che inspirano aria,
il classico segno d’incoraggiamento obbligato,
ma nei loro occhi io leggo solo: Dio lo protegga!
L’ultimo sguardo e poi;
scorrono, scorrono le rotelle, girano al ritmo del mio terrore,
il soffitto del corridoio non è azzurro come il cielo,
e le sue pareti, non sono un sentiero profumato di un bosco,
non si colgono fragole e non si scovano funghi,
tremo, tremo e l’ansia diviene paura di morire,
e penso e ripenso a tutto il tempo perso a lamentarmi,
e loro spingono spingono nella fretta d’arrivare,
sento rallentare, la mia vita si dilata, penso a Dio,
penso a me bambino nel cortile col pallone, alla mia famiglia,
a mio nonno che non c’è piu’, alla mia casa, ai mie gatti, al mio amore,
al parco di sera, all’aria dell’alta montagna, alla sigaretta dopo il caffè,
alle grigliate di carne, alle serate, alle risate, alla spiaggia d’estate,
ma ecco sento la curva la seguo dal soffitto, è fatta a dovere,
io, io, mi sento inerme, tremore indescrivibile, vorrei essere lontano,
gli angeli bianchi mi abbandonano col segno della vittoria,
adesso ce ne sono tanti ma verdi ed è impossibile vedere il viso,
io non so se sono rilassati oppure nervosi non capto nulla di cio’,
Una parola dolce scappa da uno di loro, mi sento ancora vivo!
Sento il tintennio dei ferri, la luce su di me mi da idea del paradiso,
a questo punto io non ho piu’ la mia vita tra le mani…
la maschera s’avvicina, so bene cosa devo fare,
al primo aspirare smetto di tremare,
al secondo sento che sto andando,
e al terzo: "silenzio".

“Dedicato a tutti quelli che non si sono piu’ risvegliati.”

Carlos
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mi hai fatto venire i brividi talmente hai descritto bene l'attesa di un anestesia dalla quale non saprai mai se ti risveglierai oppure no....bravissimo carlos un plauso di tutto cuore

il 12/06/2007 alle 13:01

bello il risvegliarsi a volte però si ritorna solo parzailmente alla via e con tante sofferenze nel carnet degli appuntamenti...
chissà se non svegliandosi ci potrà essere una luce più grande ad aprirsi ai nostri occhi, nessuno lo potrà mai sapere

un sorriso

il 12/06/2007 alle 14:10

grande descrizione te lo posso garantire essendoci passato,bravo Sbastos,ciao

il 12/06/2007 alle 14:17

è vero discri, speriamo che qualcuno di quelli la legga...

il 12/06/2007 alle 15:04

Grazie come sempre Julian...

il 12/06/2007 alle 15:05

Dopo il non risveglio, quello vero, sicuramente ci sarà una luce diversa....speriamo quella di un paradiso...
un caro saluto

il 12/06/2007 alle 15:15

Grazie Igress, è un ricordo che non si scorda facilmente....

il 12/06/2007 alle 15:16

Caro Andrea, io dico che potresti svilupparlo per farne un piccolo romanzo..ci sono tutti gli elementi : è da ampliare la parte centrale .e l'epilogo finale. Il tempo c'è..il luogo pure...allora impegnati in questa avventura letteraria. Buon pomeriggio.Dora

il 12/06/2007 alle 17:49

OK Dora, ci provo e quando lo finiro' te lo inviero' privatamente...
ti uguro uno spendido pomeiggio...
andrea

il 12/06/2007 alle 19:49

Hai reso palpabile ai sensi un’esperienza drammmatica, attimi che stanno in un sottilissimo confine tra la realtà e il sogno.
Un saluto, mati.

il 12/06/2007 alle 23:01

Ciao Mati, grazie è vero cio' che dici e ti ringrazio...
ora mi allontano lentamente da un vortice che mi sta aspirando...scrivi bene....sei brava....non arrenderti mai....
un dolce soffio per saluto...
andrea

il 13/06/2007 alle 01:27

Ciao Marty, troppo grosso come complimento davvero GRAZIE!!!!

il 13/06/2007 alle 13:52

Sei veramente gentile...
un caro saluto

il 14/06/2007 alle 10:51