PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/06/2007
Scrivero`qui di grandi cattedrali meste
di silenziose campane,
profumi d`incenso
e parole d`amore.
I volti tirati, le lacrime
mani strette da saluti ipocriti.

Carezze d`affetto, voglio quelle!
Voglio lui, che mi tira i capelli e mi fa il solletico,
con quel perenne sorriso ironico.
Voglio le sue battute, i suoi scherzi
i suoi consigli...
Sono sempre la sua bambina, in fondo.

Ma non ho che ricordi, ora.
Il resto e`chiuso da strati di legno e seta
sigillato da fiamme ossidriche
cemento e marmo.
Grandi citta`vuote sono i cimiteri,
palazzi eretti attorno al nulla.
Cosa rimane alla fine?
Un gran bel mucchio d`ossa.

L`anima no, quella resta.
Anche se adesso e`nascosta dalla mancanza
puramente fisica,
da quel velo che la tristezza ti lascia.
Bastera`il primo soffio di maestrale, quello che amavi tanto.
E riavro`tutto.
Anima, pensieri, carezze e sguardi.
Tutto.
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Grazie!
Il dolore non e`ancora passato...e`troppo presto.
Ma la tenerezza dei ricordi aiuta a stemperarlo.
Kiss per te, Lu`.

il 10/06/2007 alle 14:13

Si, questo vale per le persone vive, mia cara Marta...
Di chi non e`piu`, restano solo ricordi..teneri, affettuosi, impagabili ricordi!
Bacio!

il 20/06/2007 alle 21:00

È il cuore accorato che grida il suo dolore, che reclama quanto all’improvviso ha perduto.
Conosco il vuoto che si crea dentro, anche se la memoria cerca di sopperire allo sconforto con i rimandi al passato.
Un caro saluto, mati.

il 27/06/2007 alle 18:43