PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/06/2007
La penna ormai non mi appartiene più
ha ceduto il posto a segni senza traccia
a invisibili fogli che non vengono spostati
il vento non sfoglia più le pagine

la concentrazione si rifugia nel disordine
di idee inespresse e incomprensibili
alla mano che cerca di afferrarle
i soggetti restano invariati

chilometri di punti disseminati
non creano il percorso atteso
il sangue rallenta nelle vene
nella mente resta un’ ombra vaga

piano tutto riacquista senso
piano tutto fluisce di nuovo
e le cose già dette sostituiscono quelle da dire
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di solito nella nostra confusione poi ci ritroviamo,creiamo sempre nuove tracce per il nostro andare avanti,bravissima, un saluto,ariele

il 07/06/2007 alle 13:34

si, di solito si, e non ho ancora deciso se preferisco la tastiera alla penna, e quale delle due mi premetta di tradurre meglio pensieri e sensazioni in parole. Grazie per il tuo commento...

il 07/06/2007 alle 13:48