Amico,
non sei vissuto invano,
se un tuo verso sopravvissuto
mi arde nel petto;
se il tuo verso
risuona
nei padiglioni dell’anima;
se, talora, mi strappa
un sorriso amaro
dallo sguardo,
occultato nelle pagine dei tuoi Poemas.
Ora Parigi, srotola tappeti
nelle corsie degli ospedali
in tua memoria
e si percuote il petto
per gli artisti che morirono
con le pulci sotto le ascelle.
A nulla vale l’alloro
tardivo
deposto sulla fronte
del tuo simulacro.
Solo l’amore di un altro
oscuro poeta
può accarezzarti il cuore,
fin dentro il marmo;
il tuo cuore di poeta
che il tempo non ha osato
transustanziare in cenere.
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A Cesar Vallejo
Poeta andaluso