PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/06/2007
erano il lento ribollire del tempo
e gli occhi orbi del senno
quasi a darti un colore

ma ora non c’è più livida angoscia
non c’è più il boato del precipizio
non c’è più roccia di carta
a pulirti ferite asciutte

il germoglio che divori
ti scorre nei polsi
e hai dita ripide come cascate
e prestidigiti il mio nome
sui tetti delle case
e su fili smeraldo del prato

e ne fai musica

la nostra canzone
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Molto bella la poesia che viaggia tra sentieri aguzzi del passato per poi trasformarsi magicamente in musica.
Un caro saluto
Cesare

il 02/06/2007 alle 11:36

Grazie Cesare!
Un saluto a te!
Ele

il 02/06/2007 alle 12:00