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Pubblicata il 31/05/2007
Vi è
un’oscura follia
in tutte queste parole
e non può
non vuole
da certe melodie
ritrarla oltre

Sento…
Qui scende l’inverno
Ma come…
E’ già ora di chiudere
spazi ai mattutini inganni?
E’ già tempo
di dire al sogno
che più non ha cime
e volte celesti?
E’ già tempo
è già tempo

Quel tempo meschino
che mai più mi concede il suo tempo
Quel tempo ladro
e bugiardo che mi uccide ogni volta
che mi salva e m’affoga
mi deride mi nutre e mi uccide
e mi salva

Vi è
un atroce dolore
quando vedi
una fiamma svanire
e non può
non vuole
da certi tepori
ritrarla oltre



Muoio…
Non è più primavera
Ma come…
E’ già ora di capirti
lontana da me
e dal mio cuore?
Dai finti messaggi del mondo
che più non comprendo?
E’ già ora
È già ora

Perché all’amore non subentra
l’amore allo sguardo
lo sguardo e al peccato
il peccato
che mi uccide
e mi salva ogni volta
m’affoga mi svende
e mi tace

E’ già ora
è già ora
ed io sto piangendo

Vi è
una stella più bella
e non può
non vuole
sentirsi lontana

Ma come…
Tu stella
perché non sei mia?
La mia luce
non brilla abbastanza?
E’ come candela
che trema per novembre
al suo freddo?




Quel tempo meschino
che mai più mi concede il suo tempo
Quel tempo bugiardo
e perverso inganni almeno
il mio cuore
che mi uccide
ogni volta e mi salva
m’affoga mi deride mi nutre
e mi uccide

E tu pure
amore mai nato
che ti costa l’inganno?
Dillo che m’ami
anche se menti
e dici bugia più che mai
a questo pazzo torpore
a questo triste dolore

Vi è
una malcelata salvezza
nel tempio
di certe parole
e non può
non vuole mutare
quel sogno il suo volo
e l’incanto di mani
che con dita d’arcano
soffiano polveri magiche
intorno al tuo viso
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