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Utente eliminato
Pubblicata il 27/05/2007
DOMICILIO COATTO

“Quando bussa il dolore”

Non so se altrove
Fosse già stato scritto
Il giorno o il mese,
ma accadde.
Fu in maggio.
Un brivido raggelò la casa
e la gemma ancora chiusa
sopra il ramo.



1
Quando tutti gli abitanti sono felici
La casa risuona di voci,
similmente ad un carillon
che diffonde armonia.
Una marcetta scandisce le ore,
del giorno e della notte.

In perfetta simbiosi scorrono le vite parallele:
quella inerte degli infissi
e quella in fermento
degli sposi, dei figli e dei fratelli.

Quando il Dolore si presenta alla porta,
esibendo le sue credenziali,
tutti gli abitanti flettono il ginocchio,
come perdenti che depongono le armi.

Si subisce impotenti, la sua presenza,
pari a quella di un ospite sgradito
che impone dittature.

Si ferma il carillon.

Le ore vengono scandite da un lento rintocco
di campane.
Freddo e monotono rintocco
che spegne dalle bocche l’allegria.

Una nube si installa sopra il tetto
E non permette al sole di brillare.
Mutano di rotta persino le stagioni,
i gesti e le parole subiscono castrazioni,
si usa il parlare sommesso
fino ad avere parvenza di bisbiglio.




2

E’ sempre rumoroso, il Dolore,
quando bussa.
Suona forte il suo battaglio di ottone
e impaurisce le vetrate;
dietro di lui, che entra da padrone,
si chiudono ad una ad una
le altre porte,
come se una mano invisibile
facesse scattare tutti i chiavistelli.


3

La vita degli abitanti
esperimenta l’embargo della libertà.
Le attività quotidiane mutano di rotta,
e sono convogliate entro un unico periplo abitativo,
che ben presto diverrà recinto, confino,
Domicilio Coatto.


4


L’Io dell’essere vivente si annulla.
L’io personale, egoistico, si eclissa,
prevale la parte migliore dell’uomo,
la parte più alta e divina,
tutta presa ad alleviare il dolore
dell’altro essere amato che soffre.


La sua parte samaritana
impara ben presto a decifrare codici
in un gesto delle dita, in un battito di ciglia.
protesa verso il capezzale
che nei giorni felici fu crocevia d’affetti.....
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Scusa Anna ma l'hai ripubblicata o mi sbaglio?
anche se la rileggerei volentieri tutti i giorni,ciao

il 27/05/2007 alle 17:22

molto bella, mi ha fatto venire voglia di leggere le altre tue poesie, devo dire che si molto brava
ciao

il 27/05/2007 alle 17:49