PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/05/2007
quattro vecchietti dietro un tavolo di carte
un calice di vino mezzo pieno
un sigaro schiacciato in mezzo ai denti
facevano una partita di scopone

mastro luigi un vecchio ferraiolo
con giacca e pantaloni di velluto
fiore di plastica messo nell’occhiello
un fazzoletto a quadri nel taschino

mastro peppino stimato falegname
con un giaccone grigio pura lana
un maglioncino con il collo alto
e un paio di Jeans larghi felpati

tonuzzo invece un gigantesco autista
ora un po’ chino per il peso e gli anni
sotto il soprabito un vestito a righe
di un grigio scuro con una camicia rosa

don carlo era il piu’ vecchio di tutti
da giovane era stato commerciante
sotto un cappotto di un colore scuro
maglione bianco e pantaloni neri

tra una partita ed un goccio di vino
parlavano dei tempi andati via
di come era la vita di una volta
di oggi e previsioni del futuro

mastro luigi vi ricordate disse
quando a scuola e parlo di chi era fortunato
ci si andava a piedi con un quaderno in mano
e con in tasca un tozzo di pane

senza un centesimo con le tasche vuote
a volte con le scarpe anche spaiate
e con i pantaloni rammendati
che tempi ,altri tempi

mastro peppino finendo il suo bicchiere
ed i rimproveri dei maestri
le bacchettate a mo’ di frusta sulle mani
lo stare inginocchiati per castigo

al che tonuzzo vi ricordate all’uscita da scuola
si entrava di soppiatto nei giardini
cogliendo in fretta e furia qualche frutto
mentre gridando ci venivan dietro i contadini

don carlo che tempi disse lisciandosi un po’ i baffi
quando di pomeriggio si giocava per la strada
con un pallone fatto con dei vecchi stracci
scalzi ci si sbucciavan piedi e ginocchi

e continuo’ e si che differenza oggi con allora
abbiamo belle case ,macchinoni, telefoni
ne abbiamo uno ognuno o anche di piu’
insomma non ci manca proprio niente

pero’ qualcosa penso abbiamo perso
non vedo l’amicizia come allora
no non c’e’ piu’ quella sincerita’
saremo ricchi adesso d’ogni bene

ma dentro noi c’e’ tanta poverta’.

delle volte mi fermo con delle persone anziane e resto affascinato dai loro racconti , quello che ho scritto l' ho sentito da alcuni di loro .
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hai ragione igress,i racconti delle persone anziane sono davvero affascinanti

il 22/05/2007 alle 20:08

grazie per il commento e la tua graditissima presenza,ciao

il 22/05/2007 alle 20:10

anche a me è sempre piaciuto ascoltare i racconti dei miei nonni, però a volte la memoria può tradire. ciao

il 22/05/2007 alle 20:24

grazie elaine ,gentile come sempre,ciao

il 22/05/2007 alle 20:38

caro Discri non ho parole per gli accostamenti dei miei scritti con autori di altro spessore, io sono soltanto igress, andrea nulla di piu' ,grazie sei favolosissomamente gentile,ciao

il 22/05/2007 alle 20:42

concordo con te igress,è saggio ed affascinante ascoltare le disquisizioni degli anziani

il 22/05/2007 alle 23:15

grazie Mrlove,ciao

il 23/05/2007 alle 05:57

E' bello fare album di ricordi attraverso le testimonianze degli anziani.
I loro racconti ci riportano la realtà dei loro tempi lontani e talvolta anche i desideri irrealizzati, ma sognati con intensità.
Un salutone, mati.

il 23/05/2007 alle 17:18

anche a te Mati,grazie,ciao

il 23/05/2007 alle 20:18