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Pubblicata il 22/05/2007


Alla fine dei giorni
il dolore del mondo si vestirà di Luce
e traccerà sentieri verso la Gioia senza tramonto.

I bimbi non nati erigeranno cattedrali
dalle guglie altissime
fino ad affacciarsi nei giardini celesti
a loro preclusi da egoismi materni.

I diseredati recheranno grandi cesti di alloro
per cingersi il capo a vicenda
e sotto la regìa degli angeli
intoneranno canti di lode con sottofondi di flauti eolici.

La Madre accoglierà nel suo grembo infinito
l’umana progenie per rigenerarla un’ ultima volta.

Alla fine, verdi oasi ospiteranno i clandestini
per ristorarli su giacigli di chiarità lunare
che dissolverà in polline di stelle ogni angoscia terrena.
Si tramuteranno in melodie i lamenti dei poveri,
i ninjos de rua si sazieranno a un pane di Giustizia.

Essi custodiranno sogni in candide lenzuola
dimentichi dei miasmi delle favelas,
perché milizie celesti veglieranno sulle loro vite
a Dio tanto preziose,
e ogni anima lievitata nel silenzio
diverrà palpito, fremito d’Amore divino.

Vi saranno cieli nuovi e terra nuova
dove dominerà imperitura Pace,
in un giorno senza tramonto e senza tempo,
in cui Dio sarà il Principio e il Fine di ogni cosa.

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bellissima poesia, un capolavoro

il 22/05/2007 alle 19:51

Vincenzo spero di aver dato un contributo alle tue affermazioni,vorrei parlare come te. essere efficace e coinvolgente come te, ti sento spiritualmente carico e contagioso d'Amor di Dio.
De Amor

il 22/05/2007 alle 21:16

grazie, è il tuo primo commento alle mie liriche.
te ne sono grata. deamor

il 22/05/2007 alle 21:17