Emozionante, caro Pirro, quanto lacerante in certi passaggi questa poesia che a parer mio è un pianto su quel che si poteva fare e non si è fatto.
Un caro abbraccio
Cesare
Un canto accorato che fa sentire il tuo desiderio di avere ancora una carezza da quella bella figura che nel silenzio ti è vicina.
E' un Angelo ispiratore di grande poesia.
Un saluto, mati.
ecco bravo
orsacchione mio amico
si può dare di più..dice una canzone
e gli amici a questo servono..
è questione di paradiso e inferno?
quello lascialo ai preti
ma forse di coscienza si... è umano
...infatti
ancora aspetto...
e sono sull'orlo del baratro per questo
aspettando il ...domani!
grazie Sera
Mati
un Angelo ha ispirato questa poesia?
può darsi che stia dietro di me a sussurrarmi
le parole... adesso capisco : vuole in nobbel...
"Tante candele ho spento
per non vedere
perché al buio fiorisce meglio
dispensa per la coscienza
E quando accendesti lampare
incauto cieco spezzai il moccolo
Quanti strattoni
se i piedi rasentavano il baratro
Ti avrei trascinato volentieri
Tu
amico mio
ci saresti venuto per guidarmi
e per non lasciarmi solo
mi avresti donato le tue ali"
Ma è troppo bella, desolata quanto dolce...
Che mi abbia mandato un angelo, tra questi versi?
Quando scrivi così ecco sei un angelo!
Rosanna
no,
l'amico mio è un angelo..
io sono un diavoletto buonino...
grazie Rosanna
per i tuoi passaggi