PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/05/2007
Come nere formiche
a portare pesanti carichi
verso un nido
sempre più lontano,
noi che ci troviamo
tra i dimenticati,
noi che siamo messi da parte
in questo mondo consumista,
in quest'epoca dove che tutti
corrono e corrono
senza sapere il perchè.
Una lunga fila che si svolge
verso sentieri di illusioni
con i giovani che sfidano ridendo
in faccia la Morte, noi invece
abbiamo poco Tempo
ci arrampichiamo al ieri,
ai ricordi conservati nella coscienza
dove che la memoria continua
a vivere al di fuori dei nostri corpi
che l'Eternità consuma.
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Vorrei scuoterti energicamente come fa Vincenzo, farti capire che tu trabocchi di Vita e di forze vitali, sei generoso ed edificante modello per tutti noi altri VECCHI come te,
ti vogliamo un gran bene, TUTTI !
e loro ( i tuoi nipotini) lo sanno.

Con affetto . deamor

il 20/05/2007 alle 09:24

oh, vincenzo, dai che sono stato compreso malamente, non sono io che parlo in prima persona,
ma do voce a quelle persone che non hanno voce,
che sono escluse dal giro produttivo ed affettivo,
ci mancherebbe altro che del '41 mi sentissi già da buttar via, se va avanti così come adesso c'è ben poco da sperare, stanno già preparando la legge
dell'eutanasia, ed in economia se chiudono tutte le piccole e medie industrie sotto l'avanzare dei cinesi
e della globalizzazione non ci saranno più soldi per
pagare l'inps e le pensioni, allora sarà la rivoluzione, siamo in un paese dove non è possibile
eliminare i privilegi e gli sprechi, c'è tutto un magna magna senza remissione e ci sono purtroppo
milioni di vecchi che hanno delle pensioni sociali
miserevoli...un caro saluto, sono contento di mettere in movimento pensieri e commenti, a questo serve soprattutto la poesia...ti ringrazio e ti saluto caramente...gianni vivian

il 20/05/2007 alle 16:54

cara anna, lo sai anche tu che questa poesiola è
per coloro che non hanno voce in capitolo, per quelli che non contano niente e che sono esclusi
dal circuito consumistico ed affettivo, per quelli che devono vivere con 400 euro al mese...ci sono delle mattine che mi sento addosso 90 anni ed altre mattine 40 anche se però i malanni mi riportano
alla mia vera età, il corpo non mente mai...ho ancora qualcosa da dire nel panorama poetico,
ho fatto del sindacato e della politica ma sono venuto via perchè i compromessi sono troppo pesanti ed umilianti...chi non ha cinque minuti di
scoramento? la vita va avanti così e chi ha la rogna
se la gratta...un salutone...gianni vivian

il 20/05/2007 alle 17:01