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Pubblicata il 19/06/2002
A te che più non ricordi il mio nome,
nè le dolci parole della notte stellata,
dedico la mia canzone.
Hai acceso il fuoco,per farmi danzare
fino al mattino, sapendo che presto
saresti ripartito verso i tuoi sogni,
e non mi hai svegliata, nel silenzio dell'alba.
So che non tornerai, mai si torna,
nè saprei riaccoglierti,
ora che spento il fuoco,
ripongo i tuoi doni nel baule.
Guardo a est, dove la luce nasce,
saprò camminare più forte,
verso l'altra metà che mai si fugge,
e donerò i tuoi due sospiri al vento,
so che non svaniranno come eco eterno.
Vorrei incontrare i suoi occhi prima di te,
forse li amerei per un po',
per quel tempo che ancora vi separa...



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Una commovente "canzone" poetica dedicata alla fuga di un sentimento non corrisposto. Delicatissime e penetranti le immagini, con un finale molto intenso.
Complimenti.
Max

il 19/06/2002 alle 12:37

Molto poetico, questo ricordo che ancora cova l'amore nelle braci sotto la cenere del tempo...
Liriche immagini, pervase di tenerezza, di un cuore ancora pieno di dolcezza...
Ciao!
axel

il 19/06/2002 alle 13:28

Ho letto con piacere questa meravigliosa poesia. Immagini poetiche piene di sentimento.
Bellissima. Angela

il 19/06/2002 alle 18:56

Meraviglioso ritratto di un amore vissuto con estrema intensità e consapevolezza. Regala un sublime significato al senso di arrichimento che accompagna ogni storia d'amore.
Grazie.

il 02/07/2002 alle 10:29