Dov'è quel paese
dove sulla soglia dell'osteria
cresce l'erba
e gli uomini hanno fuso bombe
e fucili per farne roncole e vomeri.
Parlano ancora alle albe
discorrono col vento
salutano il sole all'occaso,
guardano l'infinito per capire
il Tempo, fanno abluzioni con
la rugiada e la pioggia novella,
leggono ancora fiabe ai figli
e sulla tavola tutti assieme
ringraziano Dio per il cibo che stanno
per prendere.
Dov'è quel paese
dove si cuoce il pane allo stesso forno,
dove s'aggiunge una sedia davanti
alla porta per parlare di sogni e memorie,
per seguire il volo del falco ed il ritorno
della rondine e per salmodiare rosari
senza fine.
Ti riempiono il bicchiere di vino buono
fino all'orlo, basta una parola,
una stretta di mano, non servono
carte e notai, quando l'allegria li fa
fratelli intonano al Cielo vecchi motivi
che fanno venire gli occhi lucidi.
Dov'è quel paese?