caspita è davvero eccitante e coinvolgente...m'è piaciuta tanto...complimenti Julian
Vuol dire che siamo sensibili entrambi a certe atmosfere, immagini, desideri..
Grazie
Zordoz
La libertà , Marty89, è uno degli arcani maggiori, non la si può godere impunemente, è necessario essere pronti a pagarne il fio, l'amore poi, è la lame più taglienti che sia stata concepita in grado anche di affettare la libertà...
Ho risposto alla tua domanda?
Ciao
Zz
Mhm....
forse alludi ad un vorrei ma non Devo....
ed è qui che entra in gioco la razionalità a cui alludi, forse....
Ma la passione ha distrutto regni, annientato popoli, e tutto quanto di più irrazionale si possa trovare nella mente...
Al cocco da qualche tempo preferisco il profumo delle mandorle e dei cedri maturi, Trinacria docet....
Ciao
Zz
Non la conoscevo qusta tua, complice anche il lontano anno di pubblicazione... una sapiente poesia sul desiderio, il piacere, l'isoddisfazione o il fatto che non sia durato a lungo quell'istante picevole seppur tormentato... mi piacciono molto il linguaggio, il calibrato uso semantico che ti contraddistingue sempre, le immagini sapientemente costruite per evidenziare i tuoi pensieri e le tue sensazioni. Un lato di te sconosiuto e che conosco con curiosità... Magistrale Sergio in questa tua. Spesso mi è stato detto, ho sentito dire, che la passione si accompagna al tormento...io credo invece che lo sia l'amore...un sentimento che travolge più della passione, poichè è più arduo da soddisfare rispetto alla seconda... la razionalità in un rapporto è ciò che forse permette di passare dall'aspetto passionale e fisico a quello sentimentale e di complicità..ed è questo passaggio che crea più timore, incerti su ciò che avverrà, ciò che si potrebbe perdere e l'inconsapevolezza se si saprà gestire quel che si guadagnerà... ottimo testo come sempre... coe al solito, scusa il mio dilungarmi, con piacere ti saluto, buona serata Andrea.
Hai chiamato in causa, Andrea, quasi delle dicotomie amore-passione, sentimento-razionalità, per derimere le queli, non basterebbe tutto l'inchiostro della notte, ed è proprio in questa perenne disputa che s'intinge lo stilo del poeta, mi fa piacere che trovi interessante questi miei versi ai quali sono legato da quel filo che intercorre trà lìintenzione e la possibilità. Mi scuso con te per non lasciare na mia traccia della lettura dei tuoi versi ai tuoi versi causa un pò del mi tirano, il tempo ed anche del nuovo layout del sito che a parer mio rende la lettura ed il successivo commento non immediato come mi pareva fosse invece nella versione precedente. Noto che la tua produzione di testi è cospicua e di questo ti invidio un poco, perchè meno si scrive e meno si scriverebbe, quasi che si perdesse l'avvezzo a dialogare col foglio... Tornando ai versi , tra le varie citazioni tipo Gino Paoli, Tennesee William di cui trapunto il testo, ritrovo quasi intatto tutto il ruvido desiderio strozzato dal cavo di un telefono che da una parte allontanava un desiderio irrealizzabile, e dall'altra lo innalzava al parossismo dei sensi , sublimandolo... Piacevoel come sempre conversare di poesia con te, Buona serata anche a te.
Grazie... al contrario io invidio non poco te ed altri che scrivete poco, poichè credo che più la mente trattenga alcuni pensieri, alcune scritture, più queste maturino sino alla creazione...io invece devo liberre al più presto la mente, acnhe perchè sennò la poesia, il testo che ho in mente mi tormenta finchè non lo scrivo... Si l'unico difetto di questo sito, di questa versione del sito, è la conseguità di lettura dei commenti...Sai che non so chi sia Tennesse Williams..lo cercherò perchè mi hai stuzzicato la curiosità... Riguardo le dicotomie che fanno arrovellare i poeti..hai ragione ci si potrebbe discorrere intere giornate sino al tramonto del tempo... davvero piacevole corrispondere con te Sergio, ti auguro ancora buona serata, e poichè siamo nel periodo, auguri di buone feste Andrea