PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/06/2002
Profumo di bosco
su ali di vento,
ove il falco disegna
cerchi nel cielo,
verde il pino, l'acero rosso, ruscello che canta,
sentiero serpeggia la via
al mio eremo
da nuvole protetto.

Profumo di thé
dalla tazza bollente,
tra le mani tre volte girata,
rito antico di meditazione,
addio e benvenuto
a nuove forme dell'essere.
Il Bianco trasluce
le pareti di carta di riso
sul daisho, le due lame
sorelle, una sull'altra,
la maggiore è la morte,
l'altra la difesa,
ombre del tramonto
sul pavimento,
due curve nere
del destino.

Profumo di pace,
profumo di guerra,
nel mio cuore è silenzio
di indifferenza.
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Caro Max, grazie per la bella analisi e sintonia che hai mostrato per questa mia.
Hai centrato il messaggio della cerimonia del Thé,
quanto all'indifferenza ti assicuro non è mia,(presuppone un alto livello ascetico, comunque)
ma è lo stato perfetto del guerriero per cui vivere o morire in battaglia è perfettamente uguale, il massimo dell'equilibrio che gli permette la totale concentrazione nel combattimento, nell'efficacia totale della sua azione. L'emotività deve esserne al di fuori, è lo spirito del Budo, mediato poi in alcuni aspetti dal Buddhismo Zen, ove comunque il rispetto per la vita e l'elevazione spirituale siano aspetti basilari. L'indifferenza per l'azione è non essere emotivamente coinvolto nel raggiungimento del risultato.
Io sono molto più terra a terra, le mie mete sono perseguite con passione, e con disappunto se non raggiunte.
Un abbraccio fraterno
Axel

il 18/06/2002 alle 11:31

Ti rispondo volentieri per due ragioni. La prima è che mi fa molto piacere aver sciolto positivamente il dubbio sull' indifferenza, che in prima approssimazione avevo attribuito maldestramente ad un tuo stato d'animo. La seconda è per la bella illustrazione che mi dai del concetto medesimo, che mi permette di entrare nei meccanismi affascinanti e poco familiari della concezione "orientale" dell'esistenza e dei suoi valori. Ben diversa da quella tradizionale "greca". Nel tempo mi piacerebbe approfondire, anche "empiricamente" attraverso la nostra comunicazione.
Un caro saluto, Maestro.
Max

il 18/06/2002 alle 13:16

Caro Max, niente maestro, per favore, se lo fossi
sarei sul Fuji Yama a meditare...
E' che sono appassionato di cultura e filosofie orientali, ho praticato anche arti marziali, adoro lo Zen e l'estetica di certe espressioni giapponesi nell'arte dell'acquerello della calligrafia, la poesia ecc. Quindi è quello che ho assimilato che ogni tanto viene fuori, come per un altro potrebbe essere qualsiasi sua importante esperienza di vita.
Quindi, eventualmente, siamo tutti maestri per qualcun altro.
Grazie per il tuo costante consenso,
ti abbraccio.
Axel

il 18/06/2002 alle 13:26

Ti ringrazio Edo, ma nel frattempo ti tiro le orecchie: gli Haiku, sono per me forme bellissime di estetica e meditazione. Forse ci vuole un po' di sforzo per arrivarci, ma diresti che "m'illumino d'immenso" oppure "E' subito sera" siano delle schifezze, solo perché corte?
Ciao e grazie
Axel

il 18/06/2002 alle 13:29

Grazie, JB! ho letto quel commento, sono contento che, ma lo sapevo, ne condivida lo spirito: è proprio il caso di dire Hoka Hey, nella semplice audacia di dire che ogni giorno è un buon giorno per morire, perché lo spirito del guerriero è sempre pronto, non c'è sorpresa per la fine, dal momento in cui nasci il tuo destino è di percorrere la strada che porta alla morte. (che porta alla vita!)
Ciao, Yeha Noha!
Axel

il 18/06/2002 alle 18:39

Bella descrizione e di lettura scorrevole.
La tua indifferenza é dovuta al fatto che quello non é il tuo mondo... sbaglio?
Mi piace! Ciaooo

il 19/06/2002 alle 22:33

Grazie della visita Paola, (anche per quelle su Lds!)
Per l'indifferenza l'ho spiegata diffusamente nel commento a Max, il primo, qui in alto.
E' l'indifferenza del vero guerriero alla vita e alla morte. Cose da samurai...!
Ciao Paola!
Axel

il 19/06/2002 alle 23:01

Si, ma io la sento anche in te! Ciao

il 20/06/2002 alle 00:05

bella poesia, accompagnata da un ritmo scolto e leggero. trovo che il finale sia molto azzeccato una indifferenza mistica di chi ha raggiunto la pace interiore, in perfetta sintonia col rito della tazzina.
non è la tua prima poesia che parla della cultura orientale che leggo, devi esserne un grande appassionato, oltre che un buon conoscitore?
adessoti faccio una domanda che non centra niente con la poesia perche nel collegamento al tuo sito personale c'è solamente scritto HTTP://?????? ciao

il 20/06/2002 alle 00:52

se il mio nome non compare molto spesso è perchè non sono molto prollifico nel fare le poesie, ho iniziato da poco a scriverle da quando ho il pc e internet, questo sito mi ha dato uno stimolo molto grande!
inoltre alcune delle poche che metto sono vecchi progetti di poesie che avevo nella mia mente e che a poco a poco affiorano dalla memoria.

ciao

il 21/06/2002 alle 00:42

Il tuo commento mi entra nel cuore, perché significa veramente condividere un patrimonio in comune. L'indifferenza, in questo caso, è il sommo equilibrio del guerriero saggio, sempre sospeso tra la vita e la morte, ed indifferente allo stato in cui si trova.
Ciao Monica!
Axel

il 10/07/2002 alle 20:38