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Pubblicata il 08/05/2007
Come un bimbo che guarda il mare.

La porta è ancora aperta,
un piccolo spazio ancora,
lascia intravedere i miei sogni.

Il mio braccio si tende,
la mia mano pesante,
abbozza la chiusura.
Ma ritorna,
dondolando al mio fianco.

Immagini chiare,
riesco ancora a vedere,
da quella che ormai è fessura.
Profumo di vita, acre, persiste.
Risate e singhiozzi,
che danzano un tango vivace.

E resto a guardare,
e provo a pensare..
come un bimbo che guarda il mare.

Sarà un pò morire,
il braccio deciso,
accompagnerà la mano,
leggera,
convinta,
a chiudere e sigillare,
questo ingresso al mio cuore.

Altre porte si apriranno,
nel tempo,
sul mondo.

Sono ancora qui,
in piedi,
davanti alla porta socchiusa,
dondola il braccio al mio fianco.

E continuo a pensare...
come un bimbo che guarda il mare.
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Forse è qualcosa di troppo grande.. Ma un po' alla volta realizza anche lui che prima o poi farà meglio ad imparare a nuotare.. Perché una barca è comoda ma non è sempre disponibile..
Poesia molto bella, sensibile..
Un salutone.

il 09/05/2007 alle 00:28