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Pubblicata il 07/05/2007
D'improvviso la rividi,
angelica ma demoniaca al ricordo,
leggiadra in movenze
lenta ruotò il raggio
delle geometrie di mira
dei miei occhi,fuori abitudine
all'allerto intenso
tonfo al cuore fu il respiro
raggelò all'anima l'incanto
e quando svoltò all'angolo
il cerchio di sguardo dritto
circondò l'andirivieni di passanti,
impropabile recupero
di figura passata,
si bloccò la pellicola,
formicolìo di mente,nebbia
la luce come a un cinema
mi cacciò dal mondo,
la cercai al buio
di papebre chiuse
ma era il regno dei morti
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Da:Pietre e Utopie
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che dire?? da tempo non leggevo una poesia così coinvolgente, così accttivante da avere la voglia di rileggerla appena finita...
Ciao,antonio

il 07/05/2007 alle 12:11