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Pubblicata il 04/05/2007
Rullano i tamburi
di tumultuoso eco
tra gli arredi e i muri
l’animo, più bieco

Tribali segni
d’un rigetto antico
incubi, nei sogni
d’assedio nemico

Perenne, è ancora
contro ogni speranza
e cerchi invano l’ora
d’acquietar la stanza

Ma il rintocco puntuale
odiato eppur preciso
sempre sul crinale
tra il vivo e l’ucciso

Fa capolino certo
alla sincope seguente
avendo inferto
il suo dolor pungente

Infine, s’acchetava
dopo l’odiato panico
vomitata bianca lava
d’evento vulcanico.
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Immagina come ha travolto me, una notte di tosse di mia figlia a tre anni, un incubo con rintocchi puntuali, completatosi solo all'alba con il vomito del latte della sera precedente. Immagino di aver deluso le tue aspettative, dopo averti rivelato il retroscena.... Grazie per il commento. Ciao. Luciano

il 05/05/2007 alle 15:03