PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/04/2007
Percorrere strade,
condensate d'asfalto
o intrecciate di sogni,
inconsciamente collegate
al mio spirito è ormai
il mio hobby preferito.
Guardarmi sotto la pioggia
delle nuvole colorate
del mio dolore
e sguazzare nei mari
dei miei versi
mi soddisfa solo in parte.

A che serve conoscere
le soluzioni dei miei enigmi
se non c'è nessuno
a cui svelarli?
A che serve aver trovato
i frammenti di ciò che ero
e che sono
e averli messi in ordine
se non c'è nessuno
ad apprezzare
il contenuto del mio scrigno?
A che serve cantare
a squarciagola
se non c’è un sorriso
a invitarmi a continuare?

Silenzio,
solo tagliente,
spinoso,
straziante
silenzio.

Nessuna risposta mi arriva
perché qui non c'è nessuno
ad ascoltarmi.
E continuo a camminare
su questo foglio
vedendo, come la mia penna,
solo un bianco labirinto davanti
e un nero dirupo dietro.

Prigioniero
del mio deserto.
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Continua a brillare, ed il tuo faro verrà finalmente visto! Molto bella
Bacio
Melly

il 30/04/2007 alle 11:01

La speranza è sempre l'ultima a morire. Non smetterò mai di brillare ma ogni luce e ogni faro brillano per qualcuno, un qualcuno che forse naviga nel mare che mi sta di fronte e che prima o poi troverò.

Grazie di cuore
Bacio
Marco

il 30/04/2007 alle 14:06

Qualche miraggio presto diverrà realtà luminosa e sarai libero di percorrere quella via che ora ti è indicata dai sogni.
Un caro pensiero, mati.

il 30/04/2007 alle 22:26

Lo spero con tutto me stesso! i miei sogni stanno diventando monotematici (non pensino male i lettori)!!!

Grazie mille comunque!!!!
Ciao
Marko

il 30/04/2007 alle 22:42

questo non è deserto Marco, e pienezza e consaapevolezza, non stancarti di gridare in questo deserto, sicuramente prima o poi le grida saranno ascoltate , magari da un cuore come il tuo che cerca.... Non arrenderti!
un abbraccio
Maria

il 01/05/2007 alle 16:43

Dipende dai punti di vista! comunque...non mi arrenderò mai!

Grazie
Un abbraccio

il 01/05/2007 alle 19:54

un bisogno insostenibile di sfogare il proprio dolore,quella malinconia che prende a volte all'improvviso,e non si vuole un 'eco vuoto che risponda ma una voce amica che consoli,e nello spazio il vento non porta invano la tua voce,un caro saluto ariele

il 01/05/2007 alle 22:23