PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/04/2007
E' dall'affronto dell'Eden
che la Morte ci sovrasta
e poi quella ruota che gira e gira
che porta i chicchi sotto la mola,
lo sai madre
che trasmettendomi la Vita
mi hai fatto anche salire il patibolo
scalino dopo scalino
ma nessuno dei due era preparato,
lo sai anche tu quanto poco abbiamo
parlato di Dio,
quanto poco di sorella Morte.
E la ruota che gira e gira
ora è giunto il tuo Tempo
tu non dovrai perdonanre nulla
ai tuoi vecchi,
io non dovrò perdonarti nulla,
hai cercato di fare la Sua Volontà
il che non è stato facile,
ti sei abbandonata al tuo misticismo
di madre e per me avresti dato
tutta la tua piccola Vita.
Non è ingiustizia il tuo abbandono,
strapperai le ultime radici che ci tengono
avvinti, scioglierai tutte le lacrime
come perle nell'aceto e dell'Amore
ne farai olocausto quando gli angeli
ti misureranno con la stessa misura
con la quale hai misurato gli altri,
dopo mi aspetterai con la nuova tunica
più bianca della neve ed al mio ritorno
sarai per me ancora madre.
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caro Gianni, il rapporto viscerale che hai avuto con tua madre emerge drammaticamente da queste poesie,
ma il legame ancestrale e spirituale con lei ha il sopravvento e redime e sublima ogni memoria.

deamor

il 27/04/2007 alle 18:18

La tua capacità espressiva si fa voce di amore e di gratitudine.
Rivela un sentimento radicato nel profondo che vorrà espandersi nel tempo dell'eternità.
Un saluto, mati.

il 27/04/2007 alle 22:11

ci sono certi individui che si strappano i capelli, che subiscono dei traumi non indifferenti quando la madre, figlia come tutti di nostro Padre, collaboratrice della Sua Volontà, lascia questo mondo imperfetto, ma purtroppo questo succede
fin da Adamo in poi, è il nostro destino di mortali, ma ci sarà un perchè e soltanto Dio lo sa, allora
è consolazione portare i nostri vecchi al camposanto, credere con tutte le nostre forze alle parole di Gesù suo Figlio: Chi crede in me non morirà, ma avrà la Vita Eterna...consolazione che ci aiuta a vivere e sperare perchè sono parole dette
da Dio stesso, la mia Elvira mi ha voluto un bene
che solo una madre sa dare ed ora ha un posto tra
gli eletti, mi aspetta quando mi staccherò da questo mondo, speriamo il più tardi possibile, allora staremo per sempre assieme forse non più come madre e figlio, ma come figli suoi...ciao mati...

il 27/04/2007 alle 22:48

cara anna hai ancora una volta interpretato pienamente il mio pensiero, accompagnare il proprio genitore anziano all'ultimo viaggio deve considerarsi una grazia ricevuta, il contrario, un genitore che accompagna un figlio è una prova
così immensa da non essere contenuta neanche
in cielo...e la ruota gira, è toccato ai nostri vecchi, poi toccherà a noi, poi ai nostri figli e così via, solo Dio sa il perchè di tutto questo nella sua infinita Onniscienza, sappiamo bene tutti che la Vita è questa, non possiamo poi prendercela con Lui se le cose non vanno per il verso giusto...ci salva solo la Fede, ma la Fede è un dono e mica tutti ne sono
provvisti...la mia vecchia mi aspetta, speriamo
il più tardi che mai, staremo per sempre assieme
per l'Eternità ma questa volta non più come madre e figlio ma come figli Suoi...ciao...un salutone...gianni

il 27/04/2007 alle 23:00

penetrante, un cantico che si eleva nei cieli..tanti saluti fra

il 28/04/2007 alle 11:00

ti ringrazio per avermi letto e per il tuo commento, ho voluto tra tante "mamme" grondanti di retorica fare uno scritto realistico su questo argomento, ci sono tanti che
al fatidico momento del dolorosissimo distacco dei nostri vecchi si strappano i capelli o cadono in prostrazione, ma siccome la vita va così è soddisfazione e grazia accompagnare i genitori anziani che hanno lottato, sofferto, costruito, all'ultima dimora...è la solita ruota
che gira e gira macinando tutto...il dolore più grande per un genitore è quello di portare il proprio figlio al cimitero, annichilente da lasciarti senza fiato, ed io purtroppo l'ho dovuto subire con mia figlia morta a 32 anni lasciandomi due cretaure...quando pregavo e prego chiedevo e chiedo sempre a Dio che i miei tre figli venissero ad accompagnarmi, ma non è stato così, Lui ha altri progetti che quasi mai coincidono con i nostri...scusa il mio sfogo...un caro saluto...gianni vivian

il 28/04/2007 alle 12:17