PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/06/2002


C'è uno spettacolo
da mandare avanti
e il prim'attore
non deve mancare

ma quant'è triste
il mio cuore stasera
e quante lacrime
devo ingoiare

lei mi ha salutato
sulla porta di casa
e se n'è andata
senza volgersi indietro

un'altra vita la stava aspettando
ed io son rimasto a guardare
soltanto un vicolo oscuro

c'è tanta pena nel cuore stasera
di cui a nessuno importerà nulla
tanta gente sta entrando in teatro
e non c'è posto per tristezza o pianto.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Meriti un applauso.....mi hai fatto provare dei brividi! Grazie per quest' emozione. un bacione Angela

il 15/06/2002 alle 18:24

Meriti un applauso.....mi hai fatto provare dei brividi! Grazie per quest' emozione. un bacione Angela

il 15/06/2002 alle 18:25


Lo spettacolo deve sempre andare avanti, Angela, recentemente un'amica del web che suona il clarinetto, mi ha raccontato della sera in cui una persona cara stava morendo e lei ha dovuto essere in scena.
Credo che avvenga continuamente nei teatri e non solo. Ricordi la mia "CLOWN" del novembre scorso ?

Benritornata fra noi, si sentiva la tua mancanza.

Luigi

il 15/06/2002 alle 18:35

Molto bella ....solo l'ultima strofa mi piace meno.
ciao Sandra

il 15/06/2002 alle 18:36

... e come ti scrissi la prima volta, se seguissi altre idee non sarebbero più mie.
Come ognuna delle tue ( che mi piacciono tanto ) le riscriverei.
Ed è meraviglioso invece confrontarsi sulle prospettive in cui guardiamo ciò su cui ci cimentiamo a scrivere.
E attraverso altri occhi osserviamo particolari magari sfuggiti nel momento che ci sono passati davanti.
Come osservo il mondo attraverso i tuoi occhi.
E la luce che ne vedi.
Ti seguo, lo sai, con molta attenzione.

Ciao
Luigi

il 15/06/2002 alle 18:46

The show must go on......
e noi istrioni, guitti, poveri menestrelli non possiamo sottrarci a questa regola...
Complimenti "Azl" ti leggo spesso e con piacere sempre nuovo! Ciao Lia

il 15/06/2002 alle 20:21

E poi, nel camerino, tolta la maschera, qualche lacrima lambirà il nostro volto vero.

Complimenti Luigi

il 15/06/2002 alle 20:25


Forse noi potremmo, Leucosya, ma anche la poesia non diventa una droga di piacere a cui non potere sottrarsi ?
Io che la considero una grande forma di comunicazione, in fondo ne sono anche il servitore, poichè chiudendo il sipario, mi isolo dal resto del mondo.
Ma tu hai fatto una disamina molto profonda, Leucosya, molto più di quanto sembri a prima vista, e ne ricordo un'altra altrettanto osservatrice mesi fa.
Ma l'istrione quando è al centro dell'attenzione diventa una stella e si abbaglia con la sua stessa luce. E quando finisce resta la polvere.
Domani se leggerai vedrai il seguito.

grazie Lia

Luigi

il 15/06/2002 alle 22:47

Al popolo triste che chiamo fratello....
Così partiva la mia poesia del clown, mesi fa, chi entra per evadere i suoi problemi, non può interessarsi dei tuoi piccoli drammi personali.
E ti ritrovi solo ad interpretare ... te stesso.
Chissà Arsenio, forse la lacrima non aspetterà il camerino, forse sotto la maschera del personaggio, saprà trovare la via per sfogare ciò che è represso.

Ciao Arsenio

Luigi

il 15/06/2002 alle 22:55

Scrivi, dipingi,non mi dire che reciti pure?

il 15/06/2002 alle 23:44


... e non lo facciamo tutti in questo grande palcoscenico ?
E quante tristezze sfumiamo lentamente mentre facciamo udire la nostra voce ?
Non è forse un modo per dire a noi stessi : ESISTIAMO.
Cercando di tirare fuori quello che il fiato dei polmoni non potrebbe.

il 16/06/2002 alle 00:26

La tua è una domanda legittima a cui cercare di dare una risposta. Ma io non l'ho.
Ho cercato d'interpretare in poche righe, il ruolo dell'istrione, di dargli voce, forse con un pò di fantasia, ma per lo più dai racconti riferiti nel web, dove sono coperti tutti i ruoli, e si ha la possibilità di sentire tante voci.
Ma sarebbe bello dare una risposta.

Ciao
Luigi

il 16/06/2002 alle 21:36