PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/04/2007
Un pomeriggio osceno e soleggiato

come le panche verdi dentro un parco

-aperte prostitute nell’attesa-

In mezzo, un chiosco antico di gassose

frizzano spume ridacchiando sparse

Distesi tra i fiori, prati di ventenni

ciascuno è solo in un mondo avaro

sciolte carezze cianciano d’amore

parole mute stese sopra i fili

laddove garrule le rondini posano

bramo l’ascolto, con pazienza santa

e in parte accenno stolidi pensieri

Ma è meglio stare muti e udir le cose

voci di uccelli, il vento, il sole, il mare

compagni d’arme e d’arte ispiratrici

Socchiudo gli occhi e lascio me volare
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Indossa ali grandi di fantasia, cogli la bellezza della natura, ma cerca pure la S che manca nel titolo.
Un sorriso e grazie per la ricerca, mati.

il 26/04/2007 alle 15:47

l'ho trovata la S ma non so come attaccarle la s..coda
come quella dell'aquilone..che si stacca
ciao Matuzza

il 26/04/2007 alle 18:03

bravo pirro a volte dopo tanto frastuono è bello ritornare ad ascoltare le voci vecchie ma sempre nuove della natura e del mondo che ci circonda, ma questo succede all'animo sensibile del poeta che soltanto lui sa cogliere...piacevole...ciao...gianni vivian

il 29/04/2007 alle 13:38

si ci ritorno spesso
a questi sapori della natura

il 29/04/2007 alle 22:20