Non vedo che sabbie
vortici
di movenze
e scie luminose
Altro non vedo
e credo
Non vedo l'ocra
e di poche
ore è fatto l'infinito
una porta silente
muta
perplessa
avvinta
un giro di giostra
Altro non vedo
e credo
Ma chi basta al suo dire
pur vanamente tace
ricolma di follia
la sua bisaccia
e sfiora l'arcano
Altro non penso
e lontano mi riposa
il gesto di un momento
ancora quello
invano e freddo
come la bianca luna
che si dispera e muore
Altre le sabbie
e ciò che non vedo
per lontananze
affonda
Giungo e non l'afferro
sfuggendomi di mano
ancora e ancora muore