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Pubblicata il 23/04/2007
Quando morirò,
non serrate le persiane
della mia stanza; la luna vi passerà ogni notte
a lanciarmi coriandoli di musica
per farmene bracciali per i polsi
che tintinnino nel luogo del Silenzio.

Quando morirò, non estirpate i miei roseti,
nasceranno ancora bòccioli di rose
come bocche d’infantile stupore,
come il profumo del corsetto di mia madre.

Quando morirò, serratemi bene le palpebre
ebbre di luce;
premete forte i vostri polpastrelli,
sulle cupole invidiate dalle Pleiadi,
sugli sguardi rapiti dall'aurora
sui catini colmi d’acqua lustrale.

Non vorrei riaprirli su di voi
che siete morti, ormai da troppo tempo.

Quando morirò, custodite le mie carte;
sono larve di creature iridescenti
che a suo tempo si leveranno in volo:
sono rivoli sospesi sui deserti che abitate.

Quando morirò,
sarà forse in un giorno d’agosto, come questo,
non toccate il mio corpo inamidato,
saranno rigide le braccia
che molte volte vi tesi
quando eravamo insieme tra i viventi.

Affondate le vostre vanghe
nel mio cuore;
vi troverete l’agata e il rubino,
lo smeraldo della speranza e l’ametista,
favi di miele e sangue di gabbiano.
sorrisi accesi e fervori d’artista.

Quando morirò, non vestitevi di nero,
non importa,
sono partita per un paese felice
dove il sole s’è impigliato tra le nasse
dove la luna allatta stelle bambine,
dove il maestrale arpeggia endecasillabi,
in una valle dove scorre latte e miele
in una terra d’eterna primavera.

Quando morirò,
sarà forse una notte d’agosto come questa,
quando le comete brillano di nuova iridescenza:
quando gli sguardi dei poeti dipanano la luna
fino a farne sudari per i sogni.

Non ti affrettare, amico, alla mia casa:
un altro volto, non il mio, dischiuderà la porta:
io sono via, già alta sulle nubi,
io sono via, perciò non mi cercare,
io sono via, ho spento il cellulare.
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Anche qui nessun commento... Erano tutti in ferie?
Questa mi ha commosso. E' anche molto piena. Scusa ma non sono un letterato e il mio vocabolario è molto povero. Però le sensazioni mi arrivano e sono molto belle.
Grazie Fabio

il 24/03/2009 alle 12:27

se pensi caro Fabio che l'ho scritta nella disperazione di una vigilia di ferragosto nel sentirmi dimenticata dalle amiche più care le quali con le loro ville al mare..non sentivano la mia assenza...
in quel momento le ripudiavo con tutto il cuore

il 24/03/2009 alle 20:55

tu sei esagerata!!!! bisogna leggerti tutta.
la luna che allatta le stelle bambine mi ha preso il cuore e di più..

il 16/01/2011 alle 14:04