PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/04/2007

Perso in un labirinto
dove giro sempre nel tondo
del peccato
senza trovare la via d'uscita.

A volte una scheggia di pace
e dentro vi vola un verso.
Fugace è il Tempo che mi resta.
a volte m'accompagna il mio
angelo custode che questa sera
m'ha lasciato solo.

Risalgo il precipizio,
l'stinto di conservazione,
m'aggrappo a manciate di Terra
dove lombrichi s'accontentano,
fugaci giorni d'incatenate farfalle
e schiavizzate formiche,
tutti che s'attaccano con denti e unghie
su questa impalpabile dimensione
per vedere brillare quel puntino di Vita
sull'erma di questo Dio che oggi come ieri
sembra essere pietra.
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Ritrova presto il tuo angelo e fatti donare una carezza di serenità.
Un saluto, mati.

il 19/04/2007 alle 23:29

Ciao, amico mio, vedo che anche tu hai una notevole produzione poetica e scrivi che è una meraviglia. deamor

il 20/04/2007 alle 08:54

Mai lasciare quella manciata di terra,e sempre piacevole leggerti,ciao Rosa

il 20/04/2007 alle 18:27

ti ringrazio rosa del tuo commento...ci sono momenti quando non si riesce più a dialogare con la divinità perchè per noi piccole creature è sempre più difficile il colloquio presi come siamo
dai nostri troppi problemi quotidiani, così Dio viene escluso fino a diventare un'inespressiva statua di pietra, ma Lui ha tanta pazienza, tanta misericordia
e soprattutto tanto tempo, siamo noi che alla fine della nostra manciata di Vita torneremo a fare i conti e Lui è sempre lì che aspetta d'essere chiamato nuovamente: Abbà...Padre...e di buttarci le braccia al collo...uno sfogo...ciao...cari saluti gianni vivian

il 21/04/2007 alle 18:53