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Pubblicata il 16/04/2007
Un calore invade il suo corpo
una smania lo avvolge
e una delicata frenesia
dai piedi investe il suo animo
e libero come un solo respiro profondo e intenso...
parte...
attraversa quella soglia che lo saluta sorridente,
avanti saltellando come un fauno
rincorre la libertà che lo seduce
nota dopo nota.
Il mondo è una tela
e lui i suoi mille colori
affrettati straniero...
schiude le sue braccia il mondo
e terra dopo terra sulla sua pelle rugiada,
essenza di trepidanti paesaggi
e nei suoi occhi la passione di un giovane amante.
Ama ancora straniero,
ama ogni strada,
ama ogni donna...
Fai l’amore con la luna
e sogna il sole
che ardente ti accompagna tra violini e stornelli.
Zaino in spalla e profumo di libertà
fu così che il viaggiatore
regalò al mondo la sua vita e al tempo i suoi adii.

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carina. mi piacciono gli ultimi due versi, il resto invece poteva essere scritto meglio.

il 17/04/2007 alle 00:21

concordo!

il 17/04/2007 alle 10:16

Le belle emozioni che il viaggiatore raccoglie lungo il suo cammino.
Un saluto, mati.

il 17/04/2007 alle 22:20

Siddharta... no?!

il 21/08/2007 alle 02:40