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Pubblicata il 14/04/2007
Alfine di un lavoro assai sofferto ,
la donna mia riceve la smentita:
rimane dolorante a cuor scoperto
e lacerante sente la ferita.

Incapace a reggere il raffronto,
con chi, tergiversando, l’abbia offesa
s’abbatte e sé accusa e contro
al mondo iniquo rabbia tiene accesa.

Quando così accade a lei che amo,
e so in ragione e buona fede espressa,
mi serro in piatta calma e piano,

adagio, in me rifletto e pure per lei stessa,
perché sul fuoco con acqua e non con fiamma
si ha vittoria, né si rimargina ferita appena fessa.
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La calma e l'amore sono grandi virtù. Credo che al giorno d'oggi essere innamorati e mostrarlo sinceramente sia molto difficile: c'è troppo orgoglio in giro. Bellissimi gli ultimi due versi!

il 14/04/2007 alle 14:39

Dicevo qualche giorno fa, ad una giovane amica Pittrice, che essere artista, pittosto che uno qualunque, non è niente altro che osare porre al cospetto di tutti( attraverso ogni espressione, scrittura, pittura, musica....che diviene appunto artistica uscendo dalla dimensione Edonistico-Dionisiaca) i sentimenti che si provano e che tutti provano, anche se non lo dicono, e questo "riflettersi nell'Altro" comunica il motivo stesso del Vivere.
Pierguido

il 17/04/2007 alle 13:33