Cammino sui marciapiedi lungo le strade
bagnate dalla fine di un’estate
fissando quella sabbia che un anno ed un giorno fa scottava,
sarà che il tempo cambia
sarà che la mia rabbia cresce alla svelta come l’erba bagnata
sarà colpa di questa città.
Sogno ad occhi aperti
e non sai cosa ti perdi
ma se leggi quel che scrivo
sai da per chi mi batte il cuore,
dove va a morire il sole
e perchè
ogni tanto cadono le stelle.
I miei sbagli li firmo col primo nome che trovo a portata di mano
...responsabilità!
è una parola che non è ancora entrata nel mio vocabolario,
l’ultimo libro che ho bruciato.
Sdraiato sulla spiaggia a metà febbraio
mi lascio leccare dallo sguardo
di chi per sua fortuna non mi conosce
eppure grida forte il mio nome.
So cosa voglio, dove trovarlo e come ottenerlo
è solo una questione di prezzo
ma per dire che sono felice è ancora presto.
Leggo negli occhi della gente che incontro
quel fuoco nelle vene che mi brucia il sangue
come specchi puntati contro,
qualcosa che da sempre mi lascio affascinare.
So amare, far del male e mancare,
un arte
che ho imparato da chi ha fatto delle mie parole carta di giornale
...prendere o lasciare!
ma non vorrei fare del male,
lasciami essere me stesso.