Camminavo d'estate
tra foreste interminabili
ero spaesata ma anche meravigliata
dalla vastità
di Nature inimmaginabili
Di cieli aperti e vasti
Di animali sconosciuti da vicino.
Camminavo d'estate e
di una casa di legno nella foresta
ricordo la musica dei campi e
di note celtiche gioiose
di nettari sconosciuti.
Ricordo l'acqua sul volto e sul corpo
di cascate vastissime di confine
con arcobaleni immaginati.
Camminavo d'estate
tra grattacieli altissimi
in un continente sconosciuto
giganti di ghiaccio e specchi
si curvavano sopra di me
togliendomi l'orizzonte.
Camminavo d'estate
ancora tra Natura selvaggia
Sole e Temporali
Tra Rose del Nord e Strade Infinite
Tra ricordi del Grande Spirito
Che si respirava ovunque
tra aceri e città.