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Pubblicata il 04/04/2007
E’ difficile pensare
il rivivere del tempo
posso solo immaginare
il Suo viso la Sua voce.

Popolose le distese
che hanno scritto sensazioni
tramandando le parole
su destrieri di speranza.

Vie crudeli insanguinate
pianti e lacrime di madri
croci alzate verso il cielo
piedi e mani perforati.

Cieli chiusi e riaperti
rocce dure frantumate
lino bianco Suo sporcato
da quel corpo lacerato.

E’ difficile pensare
che la notte è uguale al giorno
nella morte sgorga l’acqua
piena e fluida del Suo amare.


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