PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/04/2007
Inesorabile si spengono
le stagioni
sul battito sempre più debole
d'una esistenza che rantola
e la parola del vivere
si fa discorso tra sospensioni
disadorne di ricordi che s'apprestano
a tornare sui covacci dell'anima,
allora emergono fisionomie
come il diradarsi della prima bruma,
pipistrelli che si dispongono ad uscire
dai silenzi dell'indifferenza d'una Vita
che prima o poi ti ruba tutte le moneted'oro
e ti costringe a nutrire la materia
che via via si fa sabbia...
Rabbia, rimpianti
commosso abbandono delle tue amate
sembianze quando spartivamo come bimbi
quella manciata di pietre preziose
che toccano in sorte ad ognuno di noi
e me ne stavo in disparte a raccogliere
briciole del tuo Amore che cadevano
dall'ara del sacrificio saziando il mio essere
ubriaco di felicità con note d'arpe e cembali
tanto da ammansire la belva feroce del Fato
che rabbiosa s'aggira là fuori nel buio...
Poi passa il Tempo
e la rassegnazione si diluisce, si stempera
trascianando via ogni cosa,
nello scrigno spoglio ed impolverato
dell'esistere mi sono rimasti ancora due semi:
LA PAZZIA
LA FEDE,
aiutami Dio a piantare quello della Verità
e della Giustezza affinchè possano attecchire
e fiorire sul mio spirito,
pianta sempre più arida ed agnostica...
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Profondamente........bella
Virginia

il 03/04/2007 alle 17:58