PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/06/2002
Un anonimo nevrotico respiro
di mani ostruite/ bocca che vacilla
ed in braccio sul tavolo che brilla,
un mozzicone/fiamma nella notte.
Un filo di saliva é,
dono simmetrico del ragno,
fiati implosi/insonni,
isola nel lago,una corrente.
In mezzo io veglio;
sul capo che vacilla,
sul neurone/sulla giovane anguilla,
sull'ultima voce......
sui resti d'un coro......
nella notte.
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visioni oniriche, allucinate, pervase di malinconia,
o sbaglio? (è abbastanza ermetico iltuo messaggio)
Comunque fluida, si assaporano le immagini, al dilà dei significati nascosti
Ciao, Antonio!
Axel

il 09/06/2002 alle 11:16


E' il sunto di più notti
passate in turno al lavoro con i matti,
il mio senso dell'essere lì
la mia trasfigurazione della sofferenza
della routine dei gesti dei ragazzi nella notte.
Un saluto
Antò

il 09/06/2002 alle 11:51

bellissima riflessione che il quotidiano ci dá, anche ad posto di lavoro "particolare".
ciao.

il 10/06/2002 alle 17:57


Caro Massimo,mi sono un pò commosso nel leggere il tuo commento, a volte mi chiedo anch'io se sia un mestiere
o una missione e credo di più in quest'ultima,anche perché
ne avrei avuto motivi per mollare.
Per il resto sono fatto così,di lacrime,sangue,anima.....
Un abbraccio
Antò

il 11/06/2002 alle 07:33


Grazie per il commento,é vero nella vita d'ogni giorno io noto più esauriti di quanto immagginassi e talvolta anch'io
da"uomo" dirigo la categoria.
un saluto
Antos

il 11/06/2002 alle 07:40