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Pubblicata il 01/04/2007
Ieri ho lasciato il gatto,fuori, al gelo
aveva rotto il puff del salotto
a forza di limare i curvi uncini.

Ogni tanto lascia le sue unghie
su quella stoffa rosa-blu ciniglia
e il pelo che rimane mi fa schifo

Più volte egli affonda le sue zanne
nella dolce carne di mia figlia
e miagola in difesa della razza

Dietro la porta, dopo la batosta
magari sente freddo e non ricorda
perché le aveva prese e già protesta

E s’avvicina cucciolo di casa
per le carezze aduse che riceve
sul pelo grigio a chiazze bianconere

Le orecchie a punta e gli occhi
a taglio stretto, verde d’opale.
una fessura, scura e orizzontale

Parla, dicendo sempre cosa vuole
quando getta le zampe sue tra le
braccia. sì,Ciccio micio, si fa capire

vuole mangiare, poi s’addormenta
avvolto su stesso alla rinfusa, ronfa
chissà che cosa sogna e fa le fusa
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Non vedi che il suo cuore piange? Apri l’uscio di casa e dagli coccole d’amore e croccantini.
Ciao, mati.

il 01/04/2007 alle 22:38

avevo perso Ciccio...

bene ora lo so al sicuro ,ma se ti azzardi a metterlo ancora fuori di casa,faccio denuncia al wwf...giuro

(tanto gia lo sai)

buenas diasss,por todo el dias

il 03/04/2007 alle 08:52