A volte ti guardo compagna mia
in quel chiarore dell'alba
anche se non ne avresti voglia,
anche se lavori e fatiche ti rimettono
quelle corte catene,
hai sempre quella forza di prendere
il destino avverso per il bavero
e sputargli in faccia...
Ti guardi allo specchio solo per un istante,
vecchio bocciolo e non fai più caso ai segni
che incidono il tuo bel viso dove rivedi sempre
l'Amore di scuola dei sedici anni,
gli arditi voli di falco nei cieli azzurri
dell'abbandono e della passione,
i giuramenti che ondeggiavano al sole
come oro su campi di grano
e nelle aiuole di gigli e di miosotys...
La penombra della lampada accende
la tua gonna ormai fuori moda,
il golfino di tutti i giorni che ricopre
il tuo bel seno ancora ben modellato,
chissà! forse pensi ancora a quell'Amore
ingordo, ancora a quei momenti quando
il desiderio ti cingeva i fianchi da Afrodite
e non eri mai stanca di dire di si,
mai stanca di essere, di donarmi la tua passione,
tutta te stessa...
Che cosa opponi al tempo
che insaziabile ti ruba manciate di femminilità,
e tutti noi che prendiamo senza chiedere,
senza dire mai un grazie,
a volte ci ricordiamo che sei donna,
che sei madre, quando c'è da mettere su
pignatta, quando ti carichi le spalle dei nostri
problemi, dei dubbi, difficoltà, di Amori cominciati
e già finiti, del nostro egoismo,
di quelle due innocenti creature che chiedono
della loro madre perduta...
Fuori ti aspetta l'orto amico dove ritrovi
profumi d'antico, i riti dei tuoi vecchi Baeca,
forse ripensi al tuo Amore testardo,
al tuo Amore voluto e cercato a tutti i costi
contro tutto e tutti,
nei silenzi compili e riempi la Settimana Enigmistica,
leggi i tuoi libri, libri su libri quando tutti noi
dormiamo, un'insistente preghiera per avere
la forza di continuare, lo sai!...
ci saranno purtroppo giorni e notti di solitudine,
quando allungheremo le mani nel letto
e non ci sarà più nulla da stringere
se non ricordi, rimpianti e vecchi dolori...
Ti voglio bene...GRAZIE...