E tutti i tesori caddero ai miei piedi,
mi sono ritrovato le mani ricolme di germogli,
i tuoi capelli che profumano di zagare,
hai gli occhi con dentro il desiderio e l'abbandono,
la tua bocca tremula come foglia al fortunale,
labbra dischiuse dove gocce di miele colano giù,
il tuo respiro così profondo come risacca,
il tuo seno a volte marmoreo come statua
a volte tenero come giovane passerotto,
e tremi tutta come rio scalmanato che si sta
sciogliendo all'afflato della primavera...

Le tue mani così piccole, grandi, delicate,
potenti, strette sul mio corpo, rami d'edera
avvinta su, la tua bocca melagrana dove dentro
s'accendono rubini di passione,
denti d'avorio, candidi più della neve
dove i raggi curiosi fammo brillare diamanti,
e quei silenzi mai sentiti prima,
vene pulsanti che battono come mandrie
di cavalli bradi, i nostri cuori incatenati
dentro ai petti che cercano di saltar fuori
e volare via, picchiate di falchi per catturare
branchi d'estasi, stormi di promesse...

Bianca colomba dal pazzo volo di sentimento
che vuole fare il nido tra fiori di magnolia
che stordiscono, hai il candore d'un cigno che
ricama l'acqua senza nessun rumore, senti
è il cadere di petali di rosa, piano piano la tua bocca
che sembra sciogliersi come neve al sole,
dapprima è mora selvatica, poi fragola di bosco,
gocce di madresilva e tuberose fino a riempire
coppe d'ambrosia,
poi diventa ortica, peperoncino,
s'accende fino a bruciarmi l'anima e sembra
di sentire suoni di cembali ed arpe
che il vento accompagna fin sulla soglia del Parnaso
dove gli dei stanno in ascolto...


Il Tempo sembra non passare mai
che tutto si fermi come per incanto,
le stelle che si stanno spegnendo un po' alla volta
lasciano ombre di desideri nella volta celeste,
tace persino il canto dell'usignolo,
allora salgono su note, sinfonie, poesie, versi,
si sentono soltanto i nostri respiri sciolti assieme,
cuori che battono come tamburi,
mani sempre più audaci che scoprono forzieri
ricolmi di pietre preziose,
due anime fuse nel crogiolo dell'AMORE...