ho il rimpianto per cose
di cui oggi proverei nostalgia
perché destinate a spegnersi
come la fiamma tremula di una candela
che col suo irradiar luce
procura una falsa speranza
e forse anche allunga l’agonia
nell’attesa di un destino inevitabile
colmo di buia sofferenza
che in agguato si nasconde
e si avvicina ad ogni ticchettio
del tempo infame
consumandomi inesorabilmente
ma la breve gioia non goduta
fa sì che io venga masticato dal rimorso
sprofondando così in un baratro
infinito e tetro
nel quale si avverte solo
l’angoscioso volo
senza mai provare
il penoso sollievo
del rovinare infine a terra