ho attraversato il mattino
con un dolce pensiero nella mente,
e nel cuore acre odore di pianto,
,di acuta voglia di carezze,
la stanchezza ha fasciato i miei tentativi
e vivo nell'attesa di un nuovo giorno
che lentamente si avvicina,
ho sentito accanto ai vetri
scender lenta pioggia di primavera,
ma tutto ciò non è balsamo,
intristisce ancor di più il mio volto,
e la bellezza di questo mattino che non è per me,
nel mio oblio, attendo una speranza,
le mie viscere hanno capito la mia malinconia,
e tacciono ignara di ciò che sono,
io, me stessa, mai scoperta,
e a volte dimenticata,
vecchia d'esperienza di solitudine,
giovane d'amore,
io, che cammino per strade buie o colme di luci,
e dove per pochi istanti qualcuno mi ha teso la mano,
ma nell'infinito dei giorni,
i miei occhi spettatori scrutano mani intrecciate e volti sereni,
e sola ritorno nella mente
al mio nido d'amore,
ma le illusioni mettono sale
in ferite che non guariscono,sempre,
malgrado la fortuna
che mi conduce nel ponte dei sogni,
dove scorre lento il fiume dei sentimenti,
io resterò a metà,
piccola cosa plasmata di bene e di male,
,ridicola nel mio abito quotidiano,
vecchia maschera piena di crepe,
da cui fuoriesce linfa e sudore ,
ma la speranza che non spegne la certezza , mi ricorda che non serve morire di nostalgia,
perchè ,anche il più grande dolore,
va nella valle dimenticata dell'oblio,
mentre la vita straripa nelle vene,
amare è amore, ed io nel cerchio del tuo sorriso,
posso ritrovare, la favola dei giorni passati,
la favola dei giorni futuri.