Il colluttorio mi brucia
La gola la bocca ed i gusti
Passati
Ma i denti devono essere bianchi
Più bianchi
Più bianchi
Più bianchi
…
più bianchi di cosa?
Stamattina allo specchio
Ho pensato
Che passiamo la vita
A lucidarci
Il teschio.
Ho pensato alla griglia di partenza
Con le ragazze ombrellini
I giovani piloti che credono di nuovo
Nella gloria
O nei soldi
La tecnologia che ghigna
E accende le luci
Spietata
Ma noi ci commuoviamo ancora
Ed alcuni
Addirittura si infuriano.
Possibile che nessuno si accorga
Che partenza ed arrivo
Coincidono?
Ma forse mi sbaglio
Forse hanno ragione
Loro
Forse la vita è davvero
Chiusa in quel cerchio
Forse sta davvero
Tra i flash
Le risate
Gli insulti
E l’orgoglio.
Forse ho fatto male a scendere subito
E
A volte
quando li vedo correre
Così eleganti e potenti
Come giaguari in calore
Mi guardo le mani
e mi sento solo più vecchio
Delle pietre
E del tempo.
Ma oggi
Ho guardato su
E mi sono arrampicato
Su una torretta
Pericolante e ubriaca.
Da qui si vede
Tutta la pista.
Ma non si capisce più se
Sotto
Stanno correndo oppure no,
I rumori si spezzano
lenti
I colori si sporcano
Grigi
Le voci sono pennellate
Dimenticate.
Quel cerchio ridicolo
Sembra una beffa
Ed io ed il vento
Sorridiamo sconfitti
E
Sereni.
Ora posso anche tornare
Giù
Per un po’
ed
Aspettare
la prossima gara.