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Pubblicata il 08/03/2007
il principe verme viveva sul lago
di foglie lucenti era circondato
da sempre di lei era innamorato
la donna del lago lo aveva stregato
da terra guardava il suo grande amore
neanche uno sguardo
gli piangeva il cuore

un triste giorno il principe verme
di un pescatore fù preda inerme
la mano veloce lo maneggiava
sulla punta di un amo lo infilzava

la lama metallica trafisse il cuore
ma non era quello il più grande dolore
di non vederla a questo pensava
ed affannosamente si contorceva

in un batter d'occhio fu catapultato
e in fondo al lago si trovò sdraiato
ecco un gran pesce da lontano arrivava
la bocca aperta la lenza tirava
in un sol boccone fù ingoiato
mentre fuori dall'acqua veniva issato

e dopo ore di caldo bollore
un taglio nel pesce ed un gran bagliore
il volto felice della sua amata
forchetta in mano e fauce affamata

di bocca in bocca lui era passato e infine
il suo amore l'aveva baciato(!?)
e quell'istante fù un grande momento
è si la vita è proprio un grande disegno!

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una volta anche il verme avrei fatto , pur di entrare nel suo universo. Aparte le considerazioni personali. Deliziosa la tua storia magica
ll

il 09/03/2007 alle 02:23

Favola allegra con morale finale.Complimenti

il 09/03/2007 alle 07:58

he he he ma che sfigato ( ?)
piacevole lettura

il 09/03/2007 alle 07:59

veramente simpatica,ciao

il 09/03/2007 alle 08:15

musicalmente fila poco..ma è una delle più belle favole che ho letto..bella bella

il 09/03/2007 alle 11:21

ciao diego..veramente di questa filastrocca e dell'altra che ho scritto "la stella e il vestito" ho anche la musica..ma qui non posso metterla!
saluti g.wellior

il 09/03/2007 alle 13:57