PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/03/2007
Solo
E ricordi quando ci stavi
Solo.
E stavi bene.

Poi la bufera ti ha travolto
ma ti sentivi libero
A morire nel tango
E specchiarti
Ancora una volta
nelle pareti di vino

Lucida Follia Che Colava
Senza chiederti nulla
Senza seccare mai.

Era come una risata di quelle che non finiscono mai
Un po’ oscena forse
Come il rossetto sotto le unghie
Stupide e sporche
Ad urlare eccitate
Tutta la loro
Breve
Ma
Meravigliosa
Vita.

Come dar loro torto?

Ti hanno fregato…
Ed anche se tu un po’ lo sospettavi
Ti hanno fregato.

Sei tornato a fatica
Arrampicandoti sulle scale
Dormendo negli spigoli
Abbandonando tutto

E così sei tornato
Tra le tue 4 mura
E un tetto sbilenco
Da cui sei partito
Con le tue idee sbilenche
Che allora ti davano forza
Per il solo fatto di averle

Hai provato ad affogarle
Ma le troie
Non ne volevano sapere
E così
le hai appese su un filo
a far finta di aspettare

E non ci credi nemmeno tu
Le guardi un po’ triste
Perché quelle vecchie sgocciolano
E non hanno più nulla dell’antica irruenza

Qualcuno ti direbbe che sono usate
E consumate complete
E puoi buttarle via
E non servono a niente

Ma tu sei matto
O non ti importa
E quando il vento smuove un po’ il tempo
passate i vostri pomeriggi di nuvole e birre
A sorridervi raggrinziti
Tra i vostri ricordi

Crepe acide di sole che bucano il cielo

Come vecchi compagni sdentati
Che ridono a turno
Oppure anche insieme
Ma
Nessuno dei due
Si ricorda più
il nome dell’altro.

Finchè un giorno me ne stuferò
Darò fuoco alla stufa
E ci getteremo entrambi

Come amanti gloriosi
ma perdenti

Eroici
ma immortali

Dimenticati
ma sicuri.

Ma per sempre.

Come tutto ciò
che
Ora
stiamo aspettando.
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dck

Imperiosamente Vera
Dck

il 07/03/2007 alle 13:15