PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/03/2007
ho bisogno di POESIA nella banalità
e nel disordine cosmico di questa cultura ipertecnologica,
disumanizzata che subisce il tremendo processo
di evaporazione ed essicazione dello Spirito e
dell'Intelligenza di troppi schiavi esposti alle continue
radiazioni che provengono dal Moloch del tubo catodico,
ALLORA AIUTO
ALLORA C'E' bisogno di POESIA
in dosi massicce, c'è un'assoluta necessità
di recuperare ed introdurre termini, parole diverse
che abbiano la forza e la penetrazione di farsi CRITICA,
sentimento, suoni, che a spallate, a colpi di mazza
si facciano largo, si ritaglino spazi, ricreino nuove
verginità, con pregio, elevazione, notevole aumento
del livello e del tono spirituale per queste anime compresse ed a rischio di massificazione che spersonalizza l'individuo inquadrandolo in masse
anonime ed amorfe pronte ad usare termini preconfezionati provenienti dai mezzi di comunicazione
di massa in mano a pochi dittatori del potere economico, mediatico e della carta stampata...
POESIA, si POESIA
quel ritrovato piacere, l'assoluto piacere della riscoperta
di ritrovare sè stessi, di guardarci dentro l'anima,
di capire l'ambiente che ci circonda, il COSMO,
di riappropiarci della nostra identità, di aprirci al mistero
del SOPRANNATURALE necessità inderogabile, uno scudo contro la cialtroneria e faciloneria di imbonitori,
venditori di paccotiglie, simoniaci, che tentano di smerciare per buono, per valido tutti questi contenuti
che appartengono a menti diaboliche e a coscienze perverse...
POESIA, si POESIA
si sente il bisogno di un verso,
di una parola solida e consistente,
della creazione dell'anima e della mente
da analizzare, ponderare, gustare piano piano,
da bere come acqua di sorgente, ambrosia,
da esplorare, una, dieci, mille volte,
per scardinare tutte queste domande che restano
sospese, inevase, senza risposta alle nostre
solitudini, inquietudini, alla pazzia d'Adamo,
per l'uso distorto che ne facciamo della nostra
LIBERTA', del nostro AMORE,
una tregua nel caos d'un vivere contro Natura,
una boccata di quiete per respirare l'INFINITO...
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Sia la poesia luogo d'incontro tra mare e deserto, equilibrio tra quotidiano e favoloso, cammino di speranza a colmare il vuoto della solitudine.
Facciamone un mezzo importante per scoprire l'umanità, guardando uno spicchio di cielo.
Un saluto, mati.

il 05/03/2007 alle 12:27