Rubo le salviettine dal paradiso,
discendo nel cielo,
lì, faccio amicizia con le nuvole,
strappo un pezzo di celeste,
lo metto nella tasca delle salviettine,
una nuvoletta mi dà uno strappo fino all'albero dei miei sogni,
faccio merenda con due frutti,
e, poi cado sulle foglie, come le foglie,
sono a terra, fermo e immobile,
arrivi tu,
entro nel tuo cuore,
è permesso?,
esco dalla mia mente,
e straziato a terra vengo assorbito dal terriccio umido,
sono fermo nelle tue sabbie,
sprofondo in un abisso senza fine,
ritorni tu,
mi ingoi della tua sconvolgente malizia,
itinerario gola,
devio per il tuo cuore,
è come una selva oscura,
ti purifico con le salviettine e ti infondo il celeste dell'anima mia,
mi sento finalmente a casa,
sono nell'inferno, paradiso del tuo amore.