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Pubblicata il 02/03/2007
(Mamma stanotte è ferragosto, posso aspettare l'alba?)

E spunta l'alba
come bimbo che gioca a nascondino
e non resiste per farsi trovare
fa capolino dietro la montagna
colorando di rosa e viola il suo sorriso.
L'hanno attesa stanotte
come speranza di nuova vita
sotto una cupola stellata
illuminata da mille falò
Un anno ad aspettarla
come fosse un regalo di Natale
così diversa dalle sue sorelle
così particolare
e nell'attesa
canti, balli risa e grida festanti.
Or la musica tace
e i fuochi ormai son cenere
solo il mare fa sentir la sua voce
annunciando il suo arrivo.
Eccola!
illumina il cielo
con strisce colorate ad acquerello
mano d'artista chi l'ha disegnata
ed ogni giorno
resta una conquista
come la vita
che ogni giorno spera
un'alba nuova
che prometta
amore e pace.
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e un rito che si ripete ogni anno il falo' la musica
il ballo ,bella Veronica.ciao

il 02/03/2007 alle 12:26

io sono abituata ai tramonti ma difficilmente vedo l'alba , quindi la notte di ferragosto è proprio come un rito il cui fine ultimo e proprio quello di veder sorgere il sole .ciao igrass grazie

il 02/03/2007 alle 17:13

Molto scorrevole , paiciuta .
ciao

il 02/03/2007 alle 21:57

Hai descritto una particolare tradizione delle nostre zone di mare, è una notte di attesa, vissuta con intensa partecipazione per cogliere il primo raggio e sperare nel futuro.
Un abbraccio, mati.

il 02/03/2007 alle 22:34

Davvero una bella tradizione.
Un canto di gioia alla vita!..
Grazie Veronica.
Ciao, alcide

il 03/03/2007 alle 00:32

grazie a tutti . vi abbracio veronica.

il 03/03/2007 alle 01:18