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Pubblicata il 28/02/2007
Alle spalle delle rive
il traffico s'inpanna,
ma qua di fronte al mare
tutto rallenta,
son qui
come lucertola al sole
accanto ad una vecchia catena,
che attende l'approdo dell'AUDACE,
che arriva da lontano,
volto pian piano il viso al sole, il calore è uniforme, due ragazzi
un bacio e via, oh la mia mente che nostalgia,
senza malizia
lo sguardo si attarda,
è un incanto il ritmo dell'onda,
c'è il passo stanco di un vecchio
che aspetta il suo cane,
che lascia il suo segno,
un bimbo col dito sul naso, a stento trattenuto,
fà al mare un saluto,
uomini e donne al sole,
non c'è differenza,
non c'è paragone, perche l'attimo
non è per pensare, è solo godere
il fresco del mare,
chiacchere, sussurri,
ognuno il suo mondo,
ma oggi, ed in questo momento,
siamo qua, nel centro,
di questo universo
ad attendere
che il tempo
che rallenta gl'istanti,
ci regali
la forza di andare avanti.
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il tempo rallenta gli istanti non sempre e non sempre fa regali delle volte siamo noi che credendo in noi stessi abbiamo la forza di andare avanti,bella Ariele,brava.ciao

il 28/02/2007 alle 09:14

Solo chi conosce Trieste può apprezzare questa poesia d'ambiente così meravigliosamente schizzata dalla nostra sempre più valente Cate!
Riesco a "vedere" tutto e...con immenso piacere, schiaccio il 5!

il 28/02/2007 alle 10:04

Trieste

Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.

Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.

T'innesti sulla scia di Saba...brav'ariele :-), un caro saluto...

il 28/02/2007 alle 14:12

Non conosco Trieste, ma la tua presentazione poetica la rende parecchio suggestiva.
Francesco poi l'ha arricchita con una bella lirica di Saba e tutto pare palpitante.
Un caro saluto, mati.

il 28/02/2007 alle 22:47

è uno di quei luoghi che ti fanno star bene ciao ariele

il 28/02/2007 alle 22:53

è diventata un pò anche mia,salutoni ariele

il 28/02/2007 alle 22:55

è diventata un pò anche mia,salutoni ariele

il 28/02/2007 alle 22:55

ogi luogo che mi ha accolto con il cuore avrà sempre un posto speciale nel mio. un saluto cate

il 28/02/2007 alle 22:58

no caro è come una magia che rallenta i battiti del tempo, è li ,è presente, ciao ariele

il 28/02/2007 alle 23:00

Grazie per questa poesia, fatta di piccoli quadretti, di piccoli scorci... scritti con soave delicatezza.
Fabio

il 26/09/2009 alle 19:20